Sanremo è finito, e tra farfalle, polemiche e dati di ascolto, l'ultimo argomento di interesse, purtroppo, sembrano essere le canzoni. Vince Emma, davanti ad Arisa e Noemi: un podio quasi scontato, che premia le donne.
Ora il passaggio nelle radio farà il resto: chi uscirà
rafforzato dal successo di ascolto e di vendite?
Noemi sembra essere largamente la favorita: prima nei
download di ITunes, e "Sono solo parole" canzone più trasmessa da tutte le radio nazionali.
Quello che resta del post-Festival sono le polemiche, le
critiche, tutto quello che riguarda il cosiddetto "contro Sanremo".
La lite, ad esempio, tra Francesco Silvestre, meglio
conosciuto come Kekko dei Modà, ed Emma. Facebook il ring della battaglia: il primo, infatti, ha pubblicamente accusato Emma di non
avere avuto nemmeno un briciolo di gratitudine nei confronti di chi le ha
cucito addosso un canzone di denuncia (ndr un pò troppo gratuita,
forse) e di chi in questi anni ha creduto al suo talento e alla sua voce.
Dall'altra parte, Emma, sempre su Facebook, ha cercato di
abbassare i toni, giustificandosi con il delirio della vittoria, fatto di
interviste, sala stampa, foto e mille altre cose che non lasciano
spazio nemmeno al tempo di inviare un sms. Sta di fatto che il rapporto sembra
essersi rotto: chissà se è davvero così, o è un litigio studiato a
tavolino per fare gossip.
Altro elemento accessorio a questo Festival dei record
sono le pagelle di Aldo Grasso, pubblicate domenica dal Corriere della Sera:
Morandi 6, e ci sta, Ivanka 6, e ci sta. Ma vedere il voto 5 a Rocco Papaleo, e
soprattuto il 4 ad Alessandro Siani, è assurdo.
Papaleo, nonostante momenti non
esaltanti durante la kermesse, ha saputo sollevare il morale e il
ritmo delle serate, che a volte sembravano scorrere verso l'oblio.
Il testimone lasciato da Luca&Paolo non era cosa
facile, e sicuramente Papaleo non è riuscito ad avvicinarsi al loro valore. Ma
è necessario valutare le prestazioni soprattutto in base alle caratteristiche
dei diversi personaggi: Luca&Paolo, portatori di una comicità carica,
affinata negli anni con Le Iene e con Camera Cafè; Papaleo, grande esponente della
risata quasi strappata, di una comicità che non ti aspetti, quasi tragicomica.
Oltre a ciò, non si spiega il 4 ad Alessandro Siani: un
monologo di 40 minuti spettacolare, forse più da Zelig che da Sanremo, ma
comunque di gran livello. E' riuscito ad unire tipiche battute da bar a
situazione di vita reale, concludendo, in maniera non retorica e forzata, con
un breve recitato
sull'unità d'Italia. Mi sa che dopo aver letto l'articolo
di Aldo Grasso, sono sempre più d'accordo con il giudizio di Celentano sul
giornalista.
Infine, a seguito del grandissimo successo di Sanremo su
Twitter, U10 ha realizzato un ebook con una raccolta dei migliori tweet sul
festival. Un book che racconta il festival visto dagli occhi del social. Davvero
molto divertente. E' possibile scaricarlo gratuitamente
http://www.u10.mi.it/ebook/ sanremo-tweet-book/.
E come ha scritto @kafinley1985: Sanremo dura una
settimana, un po' come l'influenza. Poi passa tutto...
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